Semplice escursione, in piano, con lievi saliscendi e in discesa, dal Passo di Ropolà (450 m. circa slm) fino alla Contrada Badessa (250 m. circa). Partiremo proprio dai piedi di Monte San Junio con vista sulla Jerà Akis (Vetta Sacra) di Gerace e da qui, inizialmente in una sughereta e poi tra Rocce, puntoni e pinnacoli circondate da ginestre spinose, lecci lentisco e altro avremo modo di perderci con lo sguardo verso la costa Jonica, il monte Tre Pizzi, Monte Mutolo, Gerace, Zomaro e altro ancora.
Il percorso comincia all’interno dell’area forestale di Ropolà, qui è presente una fontanella d’acqua potabile utile per il rifornimento, e seguendo una traccia inizialmente asfaltata ci addentreremo nel centro di ripopolamento faunistico (oggi abbandonato). Raggiunta la sommità si svolta a destra per una sterrata che immette in un sentiero che affaccia sulla vallata del San Paolo con splendida vista verso Antonimina e Pietra della Morte (toponimo verosimilmente derivato dalla leggenda che narra che li vi sia morto un pastore nel tentativo di salvare una sua pecora). Il sentiero si snoda lambendo una sugheraia e ci conduce a percorrere un impasto roccioso denominato “Cottonera”.
L’ambiente da un punto di vista geologico, naturalistico e paesaggistico è gradevole ed incontaminato, sitratta di una sorta di parco protetto a due passi da Gerace. La vegetazione si alterna dalla sughera al leccio fino alla flora mediterranea molto rigogliosa. Il sentiero è agevole per tutta l’andata e si snoda per la maggior parte sul ciglio della roccia e sulle sponde di un bacino di una cascata, della quale sono possibili vedere le erosioni sulla roccia.
Raggiunta la roccia su cui sono incisi i segni del deflusso delle acque a cascata e che rappresenta uno dei luoghi più ameni della zona, nei pressi andremo a visitare una quercia da sughero secolare. Da qui inizia la risalita su un terreno sconnesso ma la fatica è ripagata dai giochi e dai ricami della roccia erosa dagli agenti atmosferici. Si raggiunge uno stretto pianoro dove è d’obbligo sostare per gustare la bellezza del luogo e del panorama. Il luogo conserva grotte che verosimilmente sono servite da ricovero per uomini e bestie e vi sono segni di muri a secco per il mantenimento del terreno indice di coltivazioni.
L’escursione si concluderà recandoci al borgo normanno-bizantino di Gerace, dove visiteremo, la Cattedrale, Normanno Bizantina e la Cripta che ospita nucleo museale; la chiesa di San Francesco con il suo meraviglioso altare barocco in marmo intarsiato, le bombarde, ossia un punto di avvistamento usato in epoche passate, che da sulla costa.
Difficoltà: Media
Tempi: 4 ore circa, comprese soste di escursione
Dislivelli: circa 150 mt.