Da Carmelia Monte Fistocchio

Da Carmelia Monte Fistocchio 4

La morfologia dell’Aspromonte è addolcita da pianori, detti piani e campi, che interrompendo la verticalità formano ampie distese pianeggianti sulla costa del monte come degli immensi balconi che si affacciano sul mare. Vocate all’agricoltura, queste terrazze offrono un profilo orizzontale pressoché regolare e rappresentano un fenomeno quasi unico nei paesaggi montani.

Uno dei piani più caratteristici è quello di Carmelia, sul versante occidentale, dove la presenza di un accogliente rifugio (l’unico in Aspromonte) e la vicinanza di una cima panoramica consentono una piacevole esperienza.

Partenza dal Rifugio il Biancospino, si prosegue sino a raggiungere la strada Carmelia-Zervò dove incontrerete le prime fontane. Imboccare la strada verso sinistra lasciandola però poco avanti per una pista a destra (detta delle Fontanelle), ancora oggi utilizzata dai pellegrini che dalla Piana di Gioia Tauro si recano al Santuario di Polsi.

Continuando a salire il panorama si apre da Palmi sino a Capo Vaticano. Poco avanti potrete sostare alla fontana Scarpa e dopo ecco “le Fontanelle”. S’incrocia ora il Sentiero del Brigante e, subito dopo, la località Portella Mastrangelo. Qui transita la stradina asfaltata che proviene da Montalto e prosegue per San Luca. La si segue a sinistra per un breve tratto in salita sino al bivio Fistocchio. La strada prosegue a destra per San Luca ed a sinistra ai piani di Junco.

Il nostro percorso invece lascia la strada e sale a monte Fistocchio. Dalla cima si gode una veduta assai nitida sui due versanti, fra cui si distinguono le caratteristiche rocce di Pietra Castello e Pietra Cappa a sud est e gli abitati di Delianuova e Scido a nord ovest. Si scorgono nettamente anche le alte cime dell’Aspromonte, con Montalto a sud ovest e Pietra Tagliata ad ovest. Nel piccolo pianoro sulla sommità del monte noterete una grande quantità di massi e blocchi di roccia tagliati in forme varie e irregolari che confermerebbero l’esistenza, un tempo, di un abitato.

In un documento di 500 anni fa infatti si parla dell’esistenza di ruderi: “esce alla serra dello Sturchio donde sono certe muraglie antiche, et detta serra similiter sagliendo esce et va alla pietra della spatacomena idest pietra tagliata de spata” (Pompeo Basso, Apprezzo del 15 marzo 1586, in Archivio di Stato di Reggio Calabria). Secondo gli studiosi lo stato dei luoghi non permette di stabilire la tipologia di questo insediamento ma l’ipotesi più verosimile è che si trattasse di una postazione militare, un luogo di vedetta assai privilegiato, a guardia della via che collegava la fortezza di Pietra Castello con quella di Santa Cristina, poste sui due versanti dell’Aspromonte.

(Testo tratto da “CamminAspromonte a cura di A. Picone Chiodo CAI RC 2006”)

Dislivello 300 m circa
Lunghezza: 10 km circa
Durata: 4 ore circa
Percorso: in linea A/R