Alla scoperta di una delle “pietre” che caratterizzano il versante Ionico della montagna più meridionale d’Italia, l’Aspromonte. Il monte Tre Pizzi, appare come un poderoso bastione di roccia proteso verso le valli sottostanti, chiamato così per la sua particolare formazione costituita da tre torrioni di roccia granitica, un monolite a forma di tre dita.
La nostra escursione parte da Antonimina. Da qui percorrendo strade sterrate e sentieri, raggiungeremo la cresta del Monte Tre Pizzi. Attraverseremo inizialmente appezzamenti di terreno adibiti alla coltivazione di cereali e foraggio per il bestiame, prati e colline. A mano a mano che si sale di quota, la macchia mediterranea fatta da arbusti di erica, mirto, ginestra, lentisco, corbezzoli e tutte le piante tipiche della macchia e delle quote basse dell’Aspromonte, uliveti e altri coltivi tenuti su da muretti a secco. Incomincia così il bosco, leccio, querce e pini, che si alternano facendo mutare di passo in passo i colori della vegetazione.
Raggiunta la quota di 752 m., il percorso sarà più agevole, con qualche breve sali scendi. Arrivati in cima, ci affacceremo dalla “Terrezza” con vista sulla Costa dei Gelsomini, il panorama sarà ineguagliabile, dalla rocca di Gerace, continuando poi dalle alture di Pietra Cappa e la cima di Montalto fino alla Limina, gran parte dell’Aspromonte Ionico sarà visibile. Ai piedi del monte, come testimoniano alcuni ruderi, è presente un convento di frati eremiti che risale molto probabilmente al XII secolo, il monte fino a qualche secolo fa era meta di pellegrini provenienti da tutta la Locride in occasione dell’annuale fiera di bestiame in onore di San Pietro.
Il ritorno sarà lungo un sentiero che passa sotto la cima più alta del Tre Pizzi, incontreremo la classica macchia mediterranea, alcuni allevamenti allo stato semi brado di capre e pecore, e passando per la “Grutta du mutu”, rifugio di un vecchio pastore eremita, come narra la leggenda, fino a condurci alla località Zefrò, una area coltivata prevalentemente ad ulivi e cereali.
Proseguendo la discesa ci dirigeremo verso il centro abitato di Antonimina dove si concluderà la nostra escursione.